Presentazione:
Il volume intende fornire un contributo teorico ed empirico al dibattito sulla rendicontazione socio-ambientale e di sostenibilità. La tematica, non certo giovane, è tutt’oggi estremamente attuale e in continua evoluzione, con molteplici prospettive future, potenzialmente in grado di generare importanti (positive) conseguenze non solo per il micro-sistema aziendale, ma anche per il macro-sistema politico, economico e sociale.
Nella strada da percorrere verso quello che Stiglitz definisce “un altro mondo possibile”, le aziende e le amministrazioni pubbliche non possono non avere un ruolo determinante, così come ribadito nella stessa Agenda ONU 2030, contenente i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Pertanto, dopo un excursus sulla più ampia letteratura in materia, il lavoro si focalizza su questo peculiare settore. L’ambito empirico di indagine è il sistema giudiziario italiano, continuamente oggetto di accesa disputa politica e dibattito pubblico. Il buon funzionamento della giustizia costituisce una condizione essenziale per la salvaguardia dei valori democratici di un Paese, per il suo progresso sociale ed il suo sviluppo economico. Tale constatazione è oggi quanto mai concreta e immanente, dal momento che una nuova riforma del sistema costituisce la conditio sine qua non del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Ma cosa si intende per “buon funzionamento”? Può la giustizia essere efficiente ma non equa? Come può il bilancio di sostenibilità inserirsi utilmente in tali dinamiche?
Tramite l’analisi diacronica del fenomeno e l’analisi documentale di tre casi studio, il volume fornisce una panoramica sullo stato dell’arte delle pratiche in essere, proponendo spunti di riflessione al riguardo e alcune raccomandazioni ai practitioners che intendano avviare o continuare l’accidentato percorso della rendicontazione socio-ambientale e di sostenibilità.
Link: https://www.francoangeli.it/Ricerca/scheda_libro.aspx?id=27550